Leggendo
Emanuele Paceschi, ci si domanda:
” Possibile
che sia così triste e malinconico”?
Io
che lo conosco, vi dico: è un ragazzo allegro, e molto versatile in
ciò che scrive, e come lo scrive.
Ops, ho ripetuto scrive due volte, secondo me ora mi fa la paternale;
scherzo!
Leggendo
le sue poesie, vi rendete conto che l'amore se c'è, spesso si tiene
come cianfrusaglia, per poi volerlo, rimpiangerlo, aspettarlo
nuovamente sull'uscio del cuore.
L'uomo
che fuggiva per restare , echi di febbraio,
ha
un suo perchè, in fondo l'inverno spesso gela anche l'anima, la
manda in letargo aspettando la primavera.
sui
fossi dove si nascondono i lillà.
(
il disarmonico fluire
di
un fiume senza terra senza padrone
lasciò
la sua corrente lasciò il suo mare
si
inchinò,
accasando
su
neve, foglie e viole)
l’uomo
che fuggiva per restare.
Come
donna dico che l'ho fatto anch'io di fuggire per restare, lasciando
dietro me, impronte di un passaggio troppe volte caotico e
distruttivo, solo perchè non si comprende bene l'altro. Nelle poesie
comunque ognuno di noi ci legge il suo stato d'animo, l'emozioni
hanno
sempre significati personali.
Lo
stupore della neve
Bianche..
Non
escono più
Le
parole.
Avere
il libro di Emanuele, non è difficile, basta comprarlo,ma credo che
una volta aperto, avrete voglia di tenerlo in un posto privilegiato, che sia il comodino, o il tavolino vicino ad una comoda poltrona, dove sprofondare e sfogliare le pagine, di questo uomo che resta, in un
febbraio che sa di primavera.
Andiamo
a conoscere Emanuele Paceschi, lui ha un difetto incredibile vi
avverto subito, non tifa Viola, ma ama il viola, tanto che sua figlia
porta il nome di questo bellissimo e timido fiore.Quando ci siamo
conosciuti le prime parole che ci siamo scambiati, sono state sul
calcio , immaginate!
Ciao
Emanuele, posso offrirti una tisana alla violetta?
Ciao,
caraFioralba, no, guarda, caso mai uno zabaione alla crema di whisky,
e mentre aspetto fumo, posso vero?
Puoi,
puoi, accendo anch'io; e partiamo con le domande serie.
L'Uomo
che Fuggiva per Restare: emblematico! Cosa ti fa fuggire e cosa ti fa
restare?
Il
fuggire come il restare è un modo per esserci,non creerei una
dissociazione tra i due termini.
Lo
sapevi che anch'io sono nata a Febbraio? Ops,non ricordo:”te li ho
fatti gli auguri”?
Ahhh
non ricordo nemmeno io,
tanto c'è FB che lo ricorda, anche se devo confessarti
facebook mi addormenta.
Ah
beh sogni
d'oro allora, sigh un autore dormiente!
Cos'è
per te l'amore?
Una
morte quotidiana, morte intesa come rinuncia delle parti peggiori di
me.
Bene
ora passiamo a te, perchè scrivi? Cioè la molla che fa di te un
“imbrattacarte”appassionato?
Il
desiderio costante di lasciare traccia ai posteri! Usando termini
convenzionali, il desiderio costante di trovare nella scrittura
stessa, qualcosa di me che ancora non sò.
Il
bologna torna in serie A “ sua speranza”, verresti allo stadio
con me? Mmmm...troppo indecente come domanda?
Puoi
richiedermelo tra un anno di questi tempi?
Sarebbe
divertene chissa che combineremmo sugli spalti, un ODE AL CALCIO ?
Ciao
Emanuele, è stato divertente prendere lo zabaione al whisky,
ma
è riuscita seria l'intervista?
Chi è serio io, te, o l'intervista?
Sai che fò? Vado al mare ciao ciao Fioralba
Qui
potete comprare “L'uomo che fuggiva per restare”
Fioralba Focardi