Vi parleremo delle emozioni di chi legge e di hi scrive

lunedì 29 settembre 2014

Emanuele Paceschi L'Uomo che fuggiva per restare



Leggendo Emanuele Paceschi, ci si domanda:
Possibile che sia così triste e malinconico”?

Io che lo conosco, vi dico: è un ragazzo allegro, e molto versatile in ciò che scrive, e come lo scrive.
Ops, ho ripetuto scrive due volte, secondo me ora mi fa la paternale; scherzo!
Leggendo le sue poesie, vi rendete conto che l'amore se c'è, spesso si tiene come cianfrusaglia, per poi volerlo, rimpiangerlo, aspettarlo nuovamente sull'uscio del cuore.
L'uomo che fuggiva per restare , echi di febbraio,
ha un suo perchè, in fondo l'inverno spesso gela anche l'anima, la manda in letargo aspettando la primavera.

sui fossi dove si nascondono i lillà.
( il disarmonico fluire
di un fiume senza terra senza padrone
lasciò la sua corrente lasciò il suo mare

si inchinò,

accasando
su neve, foglie e viole)
l’uomo che fuggiva per restare.


Come donna dico che l'ho fatto anch'io di fuggire per restare, lasciando dietro me, impronte di un passaggio troppe volte caotico e distruttivo, solo perchè non si comprende bene l'altro. Nelle poesie comunque ognuno di noi ci legge il suo stato d'animo, l'emozioni
hanno sempre significati personali.

Lo stupore della neve
Bianche..
Non escono più
Le parole.

Avere il libro di Emanuele, non è difficile, basta comprarlo,ma credo che una volta aperto, avrete voglia di tenerlo in un posto privilegiato, che sia il comodino, o il tavolino vicino ad una comoda poltrona, dove sprofondare e sfogliare le pagine, di questo uomo che resta, in un febbraio che sa di primavera.


Andiamo a conoscere Emanuele Paceschi, lui ha un difetto incredibile vi avverto subito, non tifa Viola, ma ama il viola, tanto che sua figlia porta il nome di questo bellissimo e timido fiore.Quando ci siamo conosciuti le prime parole che ci siamo scambiati, sono state sul calcio , immaginate!



Ciao Emanuele, posso offrirti una tisana alla violetta?

Ciao, caraFioralba, no, guarda, caso mai uno zabaione alla crema di whisky, e mentre aspetto fumo, posso vero?


Puoi, puoi, accendo anch'io; e partiamo con le domande serie.
L'Uomo che Fuggiva per Restare: emblematico! Cosa ti fa fuggire e cosa ti fa restare?

Il fuggire come il restare è un modo per esserci,non creerei una dissociazione tra i due termini.



Lo sapevi che anch'io sono nata a Febbraio? Ops,non ricordo:”te li ho fatti gli auguri”?

Ahhh non ricordo nemmeno io, tanto c'è FB che lo ricorda, anche se devo confessarti facebook mi addormenta.

Ah beh sogni d'oro allora, sigh un autore dormiente!
Cos'è per te l'amore?

Una morte quotidiana, morte intesa come rinuncia delle parti peggiori di me.


Bene ora passiamo a te, perchè scrivi? Cioè la molla che fa di te un “imbrattacarte”appassionato?

Il desiderio costante di lasciare traccia ai posteri! Usando termini convenzionali, il desiderio costante di trovare nella scrittura stessa, qualcosa di me che ancora non sò.



Il bologna torna in serie A “ sua speranza”, verresti allo stadio con me? Mmmm...troppo indecente come domanda?

Puoi richiedermelo tra un anno di questi tempi?
Sarebbe divertene chissa che combineremmo sugli spalti, un ODE AL CALCIO ?
Ciao Emanuele, è stato divertente prendere lo zabaione al whisky, ma è riuscita seria l'intervista? 




Chi è serio io, te, o l'intervista?
Sai che fò? Vado al mare ciao ciao Fioralba

Qui potete comprare “L'uomo che fuggiva per restare”



                               
                             

                                                                                                 Fioralba Focardi

lunedì 22 settembre 2014

Ho raccolto un fiore nero


Oggi sono qui a parlarvi di 

http://www.rupemutevoleedizioni.com/letteratura/novita/ho-raccolto-un-fiore-nero-di-luca-santilli.html


           “Ho Raccolto un Fiore Nero” 
di cui sono anche l'editor: e devo dirvi che nel mio vagabondare fra le parole, sin dalla prima lettera, wow mi sono sentita attratta dai protagonisti. Che dirvi, Nimue dolce donna tacciata di stregoneria, dà subito l'idea di un animo dolce e disperato, mentre Euriel, all'inizio non non vi sarà simpatico, ma poi pian piano cambierete idea, come è successo a me.
Così passeggerete per mano ai protagonisti, andrete a ritroso nel medioevo: vivendo i dolori dei protagonisti, e la loro rinascita, curiosi di arrivare alla fine del viaggio.
Un libro che rimarrà a lungo con voi, e so che la fine
vi lascerà la voglia di ritrovarli, per continuare con loro la loro storia d'amore.
E ora la parola all'autore Luca Santili.

Benvenuto Luca, sorseggiando una tisana si conversa meglio no?

Grazie, sono felice di essere qui, e si vada per una tisana, con le erbe raccolte da Nimue.



              Luca perché il 1350 ?


        Cara Fioralba, la prima domanda che mi poni, tuona forte come un'onda di energia che proviene dal passato. Sono stato sempre affascinato dal Medioevo, un'epoca oscura in cui tutto il sapere, la verità, le emozioni delle persone venivano celate da un'ombra mascherata dalla religione, e dai tiranni dell'epoca.Un periodo storico tempestato da violenti conflitti, pestilenze, ingiustizie, persone morte sul rogo, torturate, ed imprigionate condannate solo perché le loro filosofie, i loro saperi legati alla natura, alle stelle, risultavano scomode per molti saccenti. E mi sono chiesto perché non accendere una luce su tanta tenebra? Il 1350 è una data di passaggio, il medioevo era in una fase di trasformazione, se al sud nei regni delle due Sicilie, nel regno della Chiesa si cercava di resistere con tutta la violenza possibile al potere simil tirannico, nel centro e al nord nella penisola italica, i poteri si trasformano dai liberi comuni, alle signorie potenti che avrebbero condizionato, il tardo medioevo, e il rinascimento.
        La gente iniziava ad assaporare il sentore della propria anima, un'anima che poteva contribuire al destino di altre. Come ti ho confidato, nello scrivere “Ho raccolto un fiore nero” gli eventi si sono susseguiti plasmandosi attraverso le lettere dei protagonisti proprio attorno a quegli anni finalmente più luminosi. Ho colto un riflesso di quella luce lontana.


    Nimue cosa ti ha ispirato?

      Nimue, un nome che risuona ormai da mesi nella mia mente, in quella di alcune persone che hanno avuto occasione di leggere le sue poesie. Nimue è una donna unica, un essere che dopo la sua sofferenza, dopo una perdita interiore, riesce a risalire lungo la scala di cristallo della sua anima e riaprire il proprio cuore. Lo spirito di Nimue è fatto di amore puro, un amore che attraversa il tempo, lo spazio. E le domande che come echi si snodano tra le nebbie dei pensieri sono: Un amore può vivere oltre la morte? Un amore può tornare indietro e realizzare il proprio destino?
      Nimue è una sorella, una madre, un'amica, è colei che dopo aver superato le prove più atroci grazie alla forza del suo desiderio unico, rivolto a l'unico essere che potesse accogliere il suo amore, ritorna a vivere sentendo che dall'altra parte oltre il velo invisibile, posto a sigillo dalla morte, qualcuno risponde.








    Euriel lo stregone all'inizio non lo amavi molto, sbaglio?

      Ti ringrazio cara Editor per questa domanda. Si Euriel uno spirito arroccato nella sua stessa anima come in una fortezza, incatenato dal suo peccato e dal dolore,all'inizio del libro, non può essere definito ne re, ne stregone, si denotano alcuni tratti, alcune tracce, brandelli del suo passato.
      Più che non amarlo è il troppo amore per Euriel, che mi ha ispirato cosi tanto da donargli una seconda opportunità; ritornare da un luogo dal quale è vietato tornare indietro. Una volta varcata quella porta è tutto finito? Euriel confuso, avvolto nella sua ombra, nel suo peccato, grazie al coraggioso amore di Nimue inizia a riprendere in mano la sua identità e rivelarsi per ciò che è. Un essere anche lui di luce, un povero disperato, maledetto dal potere terreno, benedetto da quello celeste.



    Tu comunque scrivi poesie, l'idea dell'epistolario com'è nata?

    Questa è una domanda che mi ha davvero messo in difficoltà. Si ho scritto quattro libri di poesie, definirsi scrittore di poesie è davvero qualcosa che meritano in pochi, e non credo di essere un poeta, sono forse "un sognatore "Amo la poesia come un mezzo attraverso il quale l'anima delle persone può raccontarsi, trasformarsi in un fiore, in un albero, in animali, in sentimenti che non avresti mai detto a nessuno per paura, o per non soffrire. Ma la poesia è anche amore, gioia di scrivere, sentire l'altro, il suo dolore e trasformarlo in speranze. L'idea dell'epistolario è nata tre anni fa, quando in un momento di equilibrio precario, quando senti che gli altri non sono in grado di ascoltare e comprendere la tua voce, ho deciso di sdoppiare la mia essenza, creare due personaggi che potessero comprendermi nel profondo perché parti di me. E cosi una sera d'inverno, su di un foglio di carta Nimue decise di rivelarsi e di chiamare a sé Euriel, in due avrebbero sostenuto e condiviso meglio il dolore del mio cuore, ed ora possono aiutare tante persone come già stanno facendo. Sono diventati amici sinceri per molti.



        Streghe e stregoni in fondo erano dei novelli omeopati , curavano le persone con le erbe tu ci credi molto in questa scienza?

          L'omeopatia e fitoterapia inserite nel contesto della medicina integrata sono nate molti anni dopo il periodo in cui è ambientato l'epistolario. Nella vita lavorativa sono un farmacista esperto in omeopatia e medicina naturale e come dicevo prima, essendo i protagonisti dell'epistolario due facce della stessa medaglia di nome Luca Santilli, portano con sé una parte di me e delle mia vita. Sicuramente a fare da regina nel 1350 c'era l'Alchimia, un'arte antichissima,in cui conoscenze provenienti da un mondo lontano parlavano il linguaggio della natura, del cielo, della terra e dell'uomo, il tutto unito da un collante sacro, lo spirito. L'omeopatia e le cure naturali esistenti nel mondo non sono una religione e non ci si crede per fede, sono i risultati, i pazienti che tornano sollevati dalle loro sofferenze, sono queste le soddisfazioni che ti portano a verificare ogni giorno se il tuo lavoro è volto al bene, alla cura del corpo ma anche della mente. E il tutto va fatto con rispetto e serietà.




    Grazie Luca è stato un vero piacere discorrere con te , hai trasportato me e i nostri lettori, nel mondo magico di Nimue e Euriel .

    Cara Fioralba volevo ringraziare te, Edizioni Rupe Mutevole e il pittore Antonio Terenzi per avermi dato la possibilità di raccontarmi, di far conoscere Nimue ed Euriel ai lettori. Come saprai già sto portando a termine il secondo volume dell'epistolario. Ormai non posso fare più a meno di loro, e loro di me.

    http://www.rupemutevoleedizioni.com/letteratura/novita/ho-raccolto-un-fiore-nero-di-luca-santilli.html

    Vi auguro di incontrare Nimue ed Euriel nella vostra vita, una luce da lontano vi sta aspettando.

                                    Fioralba Focardi 








mercoledì 17 settembre 2014


Ho letto Ulisse la prima volta, come adulta poi però, ho voluto rileggerlo come se avessi ancora 10 anni: si è aperto un mondo. Un animale compagno di giochi, per un bambino è un amico: e che amico! Due creature il bimbo e il cucciolo, crescono percorrono i giorni e affrontano uniti, i vari percorsi della crescita. Amore, amore incondizionato, un animale aiuterà di sicuro adiventare un bambino un adulto consapevole:” che i più deboli, hanno sempre bisogno di essere protetti”.
Un libro da regalare, per ogni qual volta vogliamo dare un emozione ai nostri figli, ma è una bella emozione leggerlo  anche noi, per non smettere mai di sognare.



 

Ed eccoci ora a conoscere Maura Mantellino, una donna fantastica dolce e dall'animo ancora bambino.

Maura, ULISSE L'ESPLORATORE, da bambini lo siamo stati un po' tutti, si cresce esplorando, com'eri da bambina?

Scrivere il mio ultimo libro “ULISSE EPOPEA DI UN CRICETO “mi ha divertito molto.
Da piccola ero una bambina serena e sempre allegra; mi piaceva inventarmi storie di animali, elfi, fate e figure magiche. Adoravo giocare con i maschi, le partite al pallone, a guardia e ladri, ai cow boys. Ero il terrore, quando si andava in vacanza, dei contadini dei dintorni, perché andavo a rubare la frutta dagli alberi, le uova dal pollaio… insomma un maschiaccio.









Da cosa nasce questa voglia di favole?

 
Mi piace leggere le fiabe ai bambini, vedere nei loro occhi la gioia, la serenità, sentire  quando trattengono il respiro, vederli attenti, rapiti dalla magia del racconto.




Tu ami il mondo dei bimbi, quanto influisce l'avere un infanzia serena sul futuro di un adulto?

Moltissimo: la serenità, la gioia, il crescere con dei valori credendo nel futuro, nell’autostima di sé, nel contatto con il prossimo sono degli elementi fondamentali nella formazione del carattere di ogni bambino












Stai portando il tuo progetto “Adotta una scrittrice” nelle scuole, che emozioni provoca in te?

Entrare in contatto con i bambini delle primarie è un’esperienza indimenticabile ed emozionante.

Parlami di questo progetto che trovo veramente interessante

Il progetto ADOTTIAMO UNA SCRITTRICE nasce dalla voglia di insegnare ai bambini quali sono le cose importanti della vita: scrivere e poi leggere e rileggere i propri pensieri, desideri, sogni è un modo di farli crescere sereni maturare la consapevolezza di sé e la propensione alla conoscenza, all’amicizia.

BILL LAWRENCE diceva:
"HO SEMPRE CREDUTO CHE CRESCERE FOSSE AUTOMATICO, INVECE E’ UN QUALCOSA CHE BISOGNA DECIDERE DI FARE"
Di solito sono gli adulti che adottano un bambino, qui invece sono bambini e bambine di otto, nove, dieci anni che adottano un adulto per sognare, crescere, divertirsi tutti insieme appassionatamente.
IL progetto si articolerà in due fasi: uscita di una RIVISTA con spazi per la CRONACA, LA POESIA, LA NARRATIVA, LO SPORT, IL DIVERTIMENTO, e tutto quello che colpirà la fantasia dei piccoli. La seconda fase: TUTTI A TEATRO . Creazione ed elaborazione di un racconto che si rappresenterà in teatro.
I bambini saranno di volta in volta giornalisti, narratori, fotografi, attori, registi, scrittori, poeti.










Maura ami gli animali mi par di capire , hai un pelosetto, che è il padrone di casa immagino e padrone del tuo cuore , sbaglio?


Si ho un Gatto adorabile! 

Mi chiedi chi comanda in casa fra noi due e la risposta è una sola: il mio pelosetto è il re della mia vita e della nostra convivenza.
Più geloso e più possessivo di un marito, tutto ruota intorno a lui. Adora i miei libri ed infatti molti hanno gli angoli smangiucchiati,
fa l'amore con il mio computer ed appena mi sveglio il primo pensiero è per lui: acqua nella ciotola, croccantini, e coccole. Se non gli piace mi osserva con i suoi occhioni e mi fa capire che noi umani non saremo mai all'altezza delle sue aspettative. 
Mi ha scelto, adottato, educato, schiavizzato. Ma , lo adoro.



Bene Maura è stato un piacere, 

Grazie a te Fioralba


Vi lascio con il link del libro di Maura
e a presto amici   


Fioralba Focardi 

 

sabato 6 settembre 2014


 Enricooo Chiccooo Ciccooo Butinnn, figlio, nipote, a cui mancano quei gesti affettuosi dell'infanzia e dell'adolescenza; dolore sordo percepito in tante poesie, perché anche si siamo adulti ci mancano quelle creature, che ci hanno concepiti con quell'amore che vorremmo provare per qualcuno anche noi. Che dirvi, mi sono incantata a leggere Enrico, la tenerezza che riesce a trasmettere: di un uomo chiamiamolo d'altri tempi? O forse un sognatore. Io vi dico evviva gli uomini così, capaci d'amare una donna con quella voglia di tenersela al fianco come un appendice, e non un oggetto da mostrare. Che dire del libro? È come un testo da mettere in musica, ognuno di noi può leggerci ciò che la sua anima vuole percepire.È di sicuro un libro da regalare: alla compagna per dirle ti amo, al compagno per dirgli amami così!


"Tengo stretto tra le mani 
il non senso sensato
dei tuoi capelli nella mia bocca”.




    1)Enrico mi piace come parli dell'amore che provi per tua moglie, lei che dice del suo Panson?
"Mi ha detto che era la lettera d’amore che aveva sempre voluto ricevere nella sua vita.
E per amore io le credo."


2)L'amore è quotidianità cosa non deve mai mancare in un rapporto?
"Non lo so. L’importante e’ che sia e rimanga amore.
Ma non succede mai, la quotidianità assassina tutto. Da una scopata ,a una carezza, dal bagno occupato ai “pensavo che tu fossi”, e di realismo, si muore lentamente."






3)Un mondo grigio perla, colorato di blu, io immagino così la tua anima, dipingiti tu ora.
"Uno dei miei album si chiama “Le due anime”. Lascio libera interpretazione a queste parole. "

Ascoltate Profumi e Balocchi
letta da Mario Lucarelli



4)Hai viaggiato molto, quale paese ti ha colpito di più?
"L’Irlanda. Sconfinato sogno verde. Allegria e tristezza."



5)Sbaglio o ti piacciono le patatine fritte?
"Non sbagli. Le vie della libidine sono infinite."

6)Roberto Vecchioni posso essere indisponente? Quanto sei più vecchio di me?... la sua prima canzone che ho cantato è stata Samarcanda, la tua?
"Ho cinquanttasette anni. Ed ogni canzone di Roberto per me e’ la prima e l’ultima. Succede così quando
sei amico di un Maestro."



Bene Enrico ho cercato di farti delle 
domande ? ?? 
Solo la voglia di leggerti senza troppi
sentieri ben tracciati, è stato un piacere leggerti e scoprirti.
""Grazie. Belle domande. E,io sono un sentiero,mal tracciato. Ho spesso perso la via. E quando mi perdo scrivo.""

Fioralba Focardi
























Ascoltate "Panson" letta dall'attore Mario Lucarelli


A proposito di scrivere
ecco che pensa di Enrico Mario Lucarelli l'attore che ha letto due sue poesie







Le poesie di Enrico...sono senza tempo...leggerle e leggerle ancora ...sempre...sono vere...di pancia..e non hanno paura...nemmeno di avere paura...sono come i classici....e come coloro che sanno scrivere...Enrico ha il dono della sintesi ...che porta azione immediata in ciò che comunica...ha il dono della semplicità ...perché é vero...e poi sa usare la similitudine...da Dante a Shakespeare ...da Poe a Camus...da Wilde alla nostrana Mazzantini in `non ti muovere` ...la similitudine è una magia che affascina...e Enrico é bravissimo in questo...ogni sua poesia...é un film...e poi permette varie chiavi di lettura...tipo....che i poeti son falsi come Gesù ...e partì con lui sul suo crocefisso di carta....un pezzo finale di una sua poesia ..del libro ...Sognando di vivere a 300 all 'ora su una macchinina a pedali....offre la possibilità di riflettere ...poi sta al lettore farne il miglior uso... l 'opportunità di riflettere la offre...poi...io non sono un esperto di critica poetica.....io sento e tramuto...le parole scritte le lascio a chi sa scrivere ...come Enrico Nascimbeni …
                                                   Mario Lucarelli







martedì 2 settembre 2014



Oggi sono con Cristina Del Torchio, autrice di FIABA, e Mario Lucarelli l'attore che ha dato voce a 

questa bellissima favola.

 Novella, piena di quella grazia e delicatezza, che può far di questo libro un dono adatto ad un 

bambino, ma anche ad un adulto, con la capacità di sognare ancora.







Cristina, leggendo la fiaba e ascoltandola poi, mi sono ritrovata in un luogo magico: sono curiosa:" com'è nata FIABA" ?
Cristina Dal Torchio
Ho sempre avuto una particolare predilezione per tutto ciò che sono le emozioni della natura fin da bambina il mio rapporto con cielo e terra è stato ascolto. Osservavo per capire, sorridevo a quello che già allora consideravo Bellezza. Con gli anni poi continuando ad esplorare gli incontri e le situazioni ho voluto scrivere alcune di queste emozioni e sono nati racconti e favole. Questa in particolare è una fiaba che mi sta a cuore perché l'ispirazione mi è arrivata in un pomeriggio nel bosco primaverile. La fantasia poi ha fatto il resto.








Tu dici ascolto, forse continuare ad ascoltare è un po' restare bambini :”FIABA retaggio dell'infanzia “?
Cristina Dal Torchio
Scrivere fiabe è già un premio,quello che porta con sé una buona dose di magia. Ci si confronta con la nostra parte più sognante, ma anche con quella più integra e insieme ci fanno assaporare meraviglia. Ricordo quando mio padre mi narrava le sue fiabe,mi piaceva un suo racconto in particolare: e forse un giorno lo pubblicherò, ma ricordo anche la mia emozione sempre diversa nell'attendere il finale, che già conoscevo, ma che per me era immensa gioia. Quindi direi che una fiaba per essere immaginata, prima ha bisogno di ingredienti giusti: magia, meraviglia, il soffio giusto di vento, aria limpida e un pizzico di consapevole fantasia, senza dimenticare naturalmente il sorriso dello stupore.





 
Hai scelto un fiore che adoro,da bambina nonna odorava di questo profumo delicato, ho sempre pensato che la Viola fosse un fiore semplice ma, delicato, che mi dici in proposito?


Cristina Dal Torchio
La semplicità a volte è trattata come mancanza di ricerca e invece ho scelto un fiore comune all'apparenza proprio perché il percorso è più raffinato. Quando si costruisce una vita, ogni mattone sembra indispensabile fino alla fine, ma a un certo punto la vita stessa chiede di smantellare le impalcature e arrivare alla vera essenza, alla chiara sintesi per comprendere fino nel profondo le risposte cercate lungo la via. Questo uno dei significati dell'apparente semplicità.








Cristina le musiche sono di Mark suo compagno da trent'anni,
connubio perfetto favola musica amore.

 Cristina Del Torchio  
Trent'anni di vita insieme ti rendono quasi in simbiosi soprattutto rispetto all'amore per l'arte

Grazie della bella chiaccherata Cristina


Cristina Del Torchio
Grazie a lei Fioralba