Vi parleremo delle emozioni di chi legge e di hi scrive

Luca Santilli



Oggi sono qui a parlarvi di 

http://www.rupemutevoleedizioni.com/letteratura/novita/ho-raccolto-un-fiore-nero-di-luca-santilli.html


           “Ho Raccolto un Fiore Nero” 
di cui sono anche l'editor: e devo dirvi che nel mio vagabondare fra le parole, sin dalla prima lettera, wow mi sono sentita attratta dai protagonisti. Che dirvi, Nimue dolce donna tacciata di stregoneria, dà subito l'idea di un animo dolce e disperato, mentre Euriel, all'inizio non non vi sarà simpatico, ma poi pian piano cambierete idea, come è successo a me.
Così passeggerete per mano ai protagonisti, andrete a ritroso nel medioevo: vivendo i dolori dei protagonisti, e la loro rinascita, curiosi di arrivare alla fine del viaggio.
Un libro che rimarrà a lungo con voi, e so che la fine
vi lascerà la voglia di ritrovarli, per continuare con loro la loro storia d'amore.
E ora la parola all'autore Luca Santili.

Benvenuto Luca, sorseggiando una tisana si conversa meglio no?

Grazie, sono felice di essere qui, e si vada per una tisana, con le erbe raccolte da Nimue.



              Luca perché il 1350 ?


        Cara Fioralba, la prima domanda che mi poni, tuona forte come un'onda di energia che proviene dal passato. Sono stato sempre affascinato dal Medioevo, un'epoca oscura in cui tutto il sapere, la verità, le emozioni delle persone venivano celate da un'ombra mascherata dalla religione, e dai tiranni dell'epoca.Un periodo storico tempestato da violenti conflitti, pestilenze, ingiustizie, persone morte sul rogo, torturate, ed imprigionate condannate solo perché le loro filosofie, i loro saperi legati alla natura, alle stelle, risultavano scomode per molti saccenti. E mi sono chiesto perché non accendere una luce su tanta tenebra? Il 1350 è una data di passaggio, il medioevo era in una fase di trasformazione, se al sud nei regni delle due Sicilie, nel regno della Chiesa si cercava di resistere con tutta la violenza possibile al potere simil tirannico, nel centro e al nord nella penisola italica, i poteri si trasformano dai liberi comuni, alle signorie potenti che avrebbero condizionato, il tardo medioevo, e il rinascimento.
        La gente iniziava ad assaporare il sentore della propria anima, un'anima che poteva contribuire al destino di altre. Come ti ho confidato, nello scrivere “Ho raccolto un fiore nero” gli eventi si sono susseguiti plasmandosi attraverso le lettere dei protagonisti proprio attorno a quegli anni finalmente più luminosi. Ho colto un riflesso di quella luce lontana.


    Nimue cosa ti ha ispirato?

      Nimue, un nome che risuona ormai da mesi nella mia mente, in quella di alcune persone che hanno avuto occasione di leggere le sue poesie. Nimue è una donna unica, un essere che dopo la sua sofferenza, dopo una perdita interiore, riesce a risalire lungo la scala di cristallo della sua anima e riaprire il proprio cuore. Lo spirito di Nimue è fatto di amore puro, un amore che attraversa il tempo, lo spazio. E le domande che come echi si snodano tra le nebbie dei pensieri sono: Un amore può vivere oltre la morte? Un amore può tornare indietro e realizzare il proprio destino?
      Nimue è una sorella, una madre, un'amica, è colei che dopo aver superato le prove più atroci grazie alla forza del suo desiderio unico, rivolto a l'unico essere che potesse accogliere il suo amore, ritorna a vivere sentendo che dall'altra parte oltre il velo invisibile, posto a sigillo dalla morte, qualcuno risponde.









    Euriel lo stregone all'inizio non lo amavi molto, sbaglio?

      Ti ringrazio cara Editor per questa domanda. Si Euriel uno spirito arroccato nella sua stessa anima come in una fortezza, incatenato dal suo peccato e dal dolore,all'inizio del libro, non può essere definito ne re, ne stregone, si denotano alcuni tratti, alcune tracce, brandelli del suo passato.
      Più che non amarlo è il troppo amore per Euriel, che mi ha ispirato cosi tanto da donargli una seconda opportunità; ritornare da un luogo dal quale è vietato tornare indietro. Una volta varcata  quella porta è tutto finito? Euriel confuso, avvolto nella sua ombra, nel suo peccato, grazie al coraggioso amore di Nimue inizia a riprendere in mano la sua identità e rivelarsi per ciò che è. Un essere anche lui di luce, un povero disperato, maledetto dal potere terreno, benedetto da quello celeste.



    Tu comunque scrivi poesie, l'idea dell'epistolario com'è nata?

    Questa è una domanda che mi ha davvero messo in difficoltà. Si ho scritto quattro libri di poesie, definirsi scrittore di poesie è davvero  qualcosa che meritano in pochi, e non credo di essere un poeta, sono forse "un sognatore "Amo la poesia come un mezzo attraverso il quale l'anima delle persone può raccontarsi, trasformarsi in un fiore, in un albero, in animali, in sentimenti che non avresti mai detto a nessuno per paura, o per non soffrire. Ma la poesia è anche amore, gioia di scrivere, sentire l'altro, il suo dolore e trasformarlo in speranze. L'idea dell'epistolario è nata tre anni fa, quando in un momento di equilibrio precario, quando senti che gli altri non sono in grado di ascoltare e comprendere la tua voce, ho deciso di sdoppiare la mia essenza, creare due personaggi che potessero comprendermi nel profondo perché parti di me. E cosi una sera d'inverno, su di un foglio di carta Nimue decise di rivelarsi e di chiamare a sé Euriel, in due avrebbero sostenuto e condiviso meglio il dolore del mio cuore, ed ora possono aiutare tante persone come già stanno facendo. Sono diventati amici sinceri per molti.



      Streghe e stregoni in fondo erano dei novelli omeopati , curavano le persone con le erbe tu ci credi molto in questa scienza?

        L'omeopatia e fitoterapia inserite nel contesto della medicina integrata sono nate molti anni dopo il periodo in cui è ambientato l'epistolario. Nella vita lavorativa sono un farmacista esperto in omeopatia e medicina naturale e come dicevo prima, essendo i protagonisti dell'epistolario due facce della stessa medaglia di nome Luca Santilli, portano con sé una parte di me e delle mia vita. Sicuramente a fare da regina nel 1350 c'era l'Alchimia, un'arte antichissima,in cui conoscenze provenienti da un mondo lontano parlavano il linguaggio della natura, del cielo, della terra e dell'uomo, il tutto unito da un collante sacro, lo spirito. L'omeopatia e le cure naturali esistenti nel mondo non sono una religione e non ci si crede per fede, sono i risultati, i pazienti che tornano sollevati dalle loro sofferenze, sono queste le soddisfazioni che ti portano a verificare ogni giorno se il tuo lavoro è volto al bene, alla cura del corpo ma anche della mente. E il tutto va fatto con rispetto e serietà.




    Grazie Luca è stato un vero piacere discorrere con te , hai trasportato me e i nostri lettori, nel mondo magico di Nimue e Euriel .

    Cara Fioralba volevo ringraziare te, Edizioni Rupe Mutevole e il pittore Antonio Terenzi per avermi dato la possibilità di raccontarmi, di far conoscere Nimue ed Euriel ai lettori. Come saprai già sto portando a termine il secondo volume dell'epistolario. Ormai non posso fare più a meno di loro, e loro di me.

    http://www.rupemutevoleedizioni.com/letteratura/novita/ho-raccolto-un-fiore-nero-di-luca-santilli.html

    Vi auguro di incontrare Nimue ed Euriel nella vostra vita, una luce da lontano vi sta aspettando.

                                    Fioralba Focardi 





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