Vi parleremo delle emozioni di chi legge e di hi scrive

sabato 5 novembre 2016

Sibilla Aleramo

È  molto che non prendevo in mano i DIARI DI UNA di Sibilla Aleramo!




Ultimamente mi è tornata in mente, di come nella mia adolescenza è staa un punto cardine, quella Donna che avrei voluto essere. Non pensavo alle  sue delusioni sofferenze quel donarsi come una ricevuta sempre poco onorata in cambio di ciò che Lei donava, per me era un idolo,una Donna che lottava per l’emancipazione.  Non mi ponevo domande, non m’interessavano, era un Eroina e non vedevo altro. Oggi ho avuto voglia di riprendere in mano quel Diario, non so, a volte ci sono giorni in cui ti rendi conto di quanta strada c’è ancora da fare per Noi Donne e quel libro giallo scolorito con dentro macchie con petali disegnati, perché amavo conservare piccoli fiori nei libri, era lì con quel bel volto che mi osservava.                 




Così ho iniziato ad aprire giorni a caso, è quella Donna era lì ormai in su con gli anni vitale con la voglia di cambiare il mondo. La  lotta per la sua emancipazione le ha portato non pochi problemi familiari, la sua  mente così aperta in periodi così sospetti erano uno scandalo perpetrato alla paura : permettere ad una Donna per giunta e letterata di essere indipendente e per giunta scontrarsi con la mediocrità di molti Uomini dell’epoca. Ma lei dopo un tentato suicidio decide di prendere la sua strada, lasciando il figlio al suo aguzzino. Non è stato semplice e quel dolore credo sia stato un compagno latente e sottilmente vigliacco. 
 Della sua anziana depressione a me a dato l’idea che si gli stenti si, le disillusioni amorose e non solo abbiano minato un po’ la sua caparbia forza, ma è stato soprattutto la lontananza del figlio. Non credo sia stato facile per Lei, così sensibile e attenta alle emozioni reprimere proprio quella che la rendeva Donna completamente. Chiaramente i diari che vanno dal 1945 al 1960 anno della sua morte, sono gli anni più duri alla ricerca della sopravvivenza, e quel riavvicinamento al suo unico figlio, impacciato quasi freddo che le trafigge l’anima.





Mi piace oggi rileggerla perché di una Donna così ne abbiamo bisogno,della sua graziosa vanità la sarta ha rimesso a nuovo un vecchio abitino donatori da.. messa a dura prova dalla sua perenne povertà il rincorrere i denari, oggi mi ha chiamata l’orefice a cui ho dato il mio orologino d’oro dono di Ermione, ha detto che può offrirmi solo 4mila lire, quei pochi denari mi permetteranno di sopravvivere per una decina di giorni poi sarà la provvidenza a decidere.Ecco cos’è sempre stata la cultura un rincorrere la sopravvivenza. Ancora oggi chi ha qualcosa da dire in tutti i campi non ha molto riscontro economico. Niente è cambiato niente cambierà! Ma Lei Sibilla era una Donna indomita e innamorata della Vita e della sua Libertà.




Essere Donna oltre le convenzioni
salire sul treno della vita accodandosi
alle troppe fermate senza mai salire
è stato un passo di danza
a farmi inciampare nella gonna
quante scuse possono trovare le scale 
sempre cosparse d’olio e incomprensioni.
Se dei miei scritti ho lasciato tanto
e delle mie role fatto fame
di  un companatico sempre scevro.
  parleranno di me un giorno forse
se dei miei scritti ho lasciato traccia
Non ho mai odiato
amato tanto
donato al mondo
fiera testarda donna io Sibilla. 



Fioralba Focardi 


giovedì 13 ottobre 2016

DI VERSI SOSPETTI


  • DI VERSI SOSPETTI insieme a MARIA saranno dei gentili compagni di viaggio, per poi poterci stringere in un abbraccio con Lei e per Lei. Le poesie non sono messe a caso lungo il percorso del libro, non è nemmeno stato semplice decidere quali: ma certi attimi sono fotografie nitide dei sentimenti di questa Donna, intelligente genuina e con uno spiccato senso della lealtà. Non traditela mai una Donna così.
  • DI VERSI SOSPETTI ha un suo perché, leggete il libro e alla fine capirete. E ora vi svelo quel Maria Attanasio di Napoli: c'è un altra “Donna Poetessa” omonima di Maria e per non incorrere in equivoci scrittural poetici è stato deciso di definire la cittadinanza di nascita, niente di campanilismo quindi, anche se Maria ama tantissimo Napoli. Maria non è al suo primo libro, fin da ragazzina ha scritto e dal 2010 ha iniziato a pubblicare, con la grazia e la consapevolezza di avere dentro di se tanto da dare con le sue Poesie.
  • Fioralba Focardi


domenica 28 agosto 2016

ARBOR MIRABILIS Poesie in forma di Romanzo

100_4554Book Festival Pisa giornata che inizia placidamente, l’aria fresca pian piano diviene mite, e dentro al palazzo dei congressi iniziano a scorrere le persone.
Al Nostro Stand Rupe Mutevole, ecco che arriva Lui Savino Carone un Romano trapiantato all’Isola D’Elba, connubio perfetto fra antiche mura, antico mare e nuovo modo di scrivere la poesia della vita.
Savino è un simpaticone, sa di burbero guascone ma se lo ascolti trasmette quel sapere che non sta scritto su tomi polverosi.
La sua schiettezza è disarmante ma credo anche che nel narcisismo poetico del nostro Poeta, ci sia molta verità, sperimentare la Poesia e non lasciarla fossilizzare negli stereotipi classici è un dovere per chi è vissuto come noi a cavallo di due secoli bizzarri e in evoluzione continua.
Così mi accingo a fare domande spero poco banali.
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« Perché Poesie In Forma Di Romanzo?»
«Volevo determinare il pensiero portato alla Poesia lungo il percorso che un autore percorre  per giungere alla sua opera finale.»12191019_134665480226235_2775193473016905348_n
«Leggendo ad alta voce il libro, trovo il classico ..moderno…parole nuove scritte con l’antico, verso sei un istintivo?»
«La Poesia la butto giù d’istinto, ma poi ricerco l’eufenia nelle parole. Sono un maniaco dei vocaboli, della quantità di sillabe, dell’armonia dell’insieme».
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«Il titolo mi ha incuriosito perchè questa scelta così azzardata e armonica al tempo stesso?»
«Ha preso origine da un antico testo scritto nel 700, periodo in cui molti si cimentavano nell’alchimia considerata scienza occulta.
Il libro era scritto in una lingua sconosciuta con immagini di piante officinali non esistenti sulla terra, mi ha affascinato e da qui il titolo ».
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«Cosa pensi di Te come Poeta?»
« Sono l’Unico!!!! Sono l’unico che riesce a stare a galla in questo mare di spazzatura.»
Carone
«Quando qualcuno non capisce una tua Poesia?»
« Non reagisco,ognuno ha la sua sensibilità!»
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«I tuoi progetti futuri?»
« Coinvolgere amici Poeti in un Manifesto che possa rivoluzionare il modo di scrivere la Poesia».
Carone
Il libro Di Savino Carone ARBOR MIRABILIS Poesie in forma di Romanzo Edito da Rupe Mutevole.
Fioralba Focardi


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ONDE DI UN MARE SCONOSCIUTOdi Maria Caterina Targa edito da Rupe Mutevole Edizioni

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Oggi parlo con una Donna: “finalmente posso confrontarmi con l’emozione femminile”. Maria Caterina Targa, è una bella signora con accento Lombardo, direte che significa? Ahh beh, mi sento sempre dire che bell’accento hai, essendo Fiorentina e a me invece, piace ascoltare le varie sfumature dell’italiano scivolato sugli idiomi regionali. Le sue Poesie hanno delle parole che definirei passionalmente amorose, senza mai cadere nel banalismo lirico. Siamo donne oltre le gambe c’è di più, la può dire lunga, abbiamo la possibilità di parlare d’amore senza essere troppo sdolcinate e anche senza mettere sempre quell’ IO in prima fila, perché l’amore è prerogativa di tutti noi. Leggere le poesie di Caterina è come un soffio leggero di emozioni in cui ritrovarsi. Nel libro ONDE DI UN MARE SCONOSCIUTO  è inserito un cd con poesie recitate da Mario Lucarelli attore Teatro, un bel connubio .
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«Onde di Un Mare Sconosciuto perchè?»
«Perché quando ho iniziato a scrivere, non sapevo perchè e da dove scaturissero le parole e l’emozioni che riuscivo a mettere sul foglio bianco».
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«Cos’è l’amore?»
«Quello che volevo esprimere nelle Poesie, non è l’amore classico uomo donna: ma l’amore universale che comprende tutto. Direi un pensiero femminile che comprende in cui trasmettere l’emozione come un dono che ci è stato regalato».
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«Sei passata anche alle favole come mai?»
«Le favole per me non c’è molta differenza fra loro e le poesie, in fin dei conti sono Poesie per bambini».
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«Allora forse c’è anche un romanzo in cantiere?»
«Lo sto scrivendo, ma è un po’ complicato arrivare al finale. Trasmettere la ricerca interiore dei sentimenti maschili non è facile ( il protagonista è un uomo). Forse è un po’ complicato, o, forse non poi così tanto vedremo».
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«Cosa pensi che dovremmo fare noi Donne per cambiare il mondo?»
«Credo che alcune donne e parlo di donne al potere assumono aspetti negativi del pensiero maschile, altre si vendono purtroppo al primo che promette loro un qualsiasi posto al sole e poi ci sono donne che lottano tutti i giorni contro una mentalità e società maschilista. Non c’è una vera parità esempio stesso lavoro stipendio più basso per le donne. Credo che  donne mamme di bambini maschi dovrebbero educarli alla vera parità delle persone:(Persone non maschi e femmine). Anche la religione è maschilista Dio è uomo, ma chi lo dice che Dio è uomo ?        Vedi è un pensiero arcaico ormai consolidato nel dna del mondo, anche se ci sono società matriarcali “La Madre è dove si forma la vita” ..si Terra! Si dice Madre terra non padre».
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La nostra intervista è finita, Maria Caterina è stata una bella scoperta, così come il suo libro ONDE DI UN MARE SCONOSCIUTO.
Fioalba Focardi

ABISSI D’IGNOTO di Linda Tonello

Abissi d’ignoto non è un libro di poesie soltanto ma, un connubio di pensieri fra l’immaginazione e la realtà. Trovarsi a porsi domande viene spontaneo com’è spontaneo lo scrivere di Linda Tonello. Una Donna che si pone domande e forse riesce a trovare risposte nel suo vivere quotidiano. Fra il presente e il passato, la realtà e la fantasia quanti spazi e abissi ci sono? La logica della nostra fantasia forse riesce a portarci oltre tutte le risposte.
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TU HAI FATTO UN LIBRO FRA IL SOGNO E LA REALTA’ IL PRESENTE E IL PASSATO ( questo è il mio impatto ) FRA POESIA E RACCONTI, mi racconti in breve questa tua scelta?
Più che una scelta è un modo di interpretare la vita: tra sogno e realtà. Il concetto di sogno e realtà sono del tutto 
arbitrari visto che viviamo in un mondo effimero e fondamentalmente superficiale. Presente e passato, poesia e
racconto si possono fondere per creare una nuova prospettiva al di là delle proposte canoniche e ormai troppo battute dalla 
logica commerciale.
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COSA VALE DI PIU’ NELLA VITA?
Non sono certo io che posso dirlo. Personalmente credo che sia fondamentale trovare una propria dimensione psichica e spirituale senza doversi preoccupare del giudizio degli altri o di quello che pensa la società (che per me non è una comunità bensì un sistema preconfezionato per far in modo che i pochi privilegiati abbiano la meglio su chi non lo è).
Se si ha qualcosa di buono da offrire non bisogna nascondersi ma cercare di apportare la propria idea a coloro che magari la stanno cercando e aspettano che la si proponga.
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COSA O CASA COME O DOVE I TUOI PENSIERI GIUNGONO ALLA POESIA? ( è un semplice gioco di parole questa domanda ma spero sia chiara )
Diciamo che i miei pensieri sono già poesia. Dal momento in cui li creo, è già una sorta di poesia o se vogliamo di magia. Lo scrivere è un modo di afferrare il momento creativo e di “fermarlo” mediante la scrittura.
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IN  COSA O IN CHE CREDI?( mi dai l’idea di una Donna ancora in cerca di una fede ) 
Non sono in cerca di una fede. L’ho sempre avuta. Anzi, più che fede una spiritualità che mi ha sempre accompagnato (anche se talvolta in una società dove l’apparenza la fa da padrona essa crea una barriera tra me e ciò che mi circonda). Cerco di infondere negli altri il mio “dono” tramite la scrittura che è il mezzo dove meglio desidero manifestare questa “missione”.
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TU PASSI DAI VARI TEMI DELLA VITA IN QUESTO LIBRO, MA NEL TUO RACCONTO SONDI IL MISTERO  REALTA’ O IMMAGINAZIONE?
Mistero, realtà e immaginazione possono andare di pari passo. Siamo noi stessi a credere solo in ciò che i nostri sensi ci mettono davanti e non ci soffermiamo a riflettere. E quando manca la riflessione siamo più simili a pedine che a persone. 
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Abbiamo conosciuto Linda Tonello credo che leggere abissi d’ignoto sarà una scoperta piacevole per molti di voi,per me lo è  stata.
            Fioralba Focardi
Le immagini sono Dipinti di Salvador Dalì

INTERVISTA A SALVATORE COLUCCI

wp-1453912668147.jpegOggi intervisto Salvatore Colucci Il Poeta Soldato.
Nato a santa Maria Capua Vetere nel 1967, in provincia di Caserta. Maresciallo dell’Aereonautica Militare Italiana.Durante la sua carriera è stato presente in diversi teatri operativi tra cui Iraq ( La Mia Nassiria è uno spaccato di Vita ) Kossovo, Albania e Afghanistan. Salvatore è uno Scrittore e Poeta con un animo sensibile aperto alla visione del mondo in cui poter ritrovare la voglia di sognare e guardare ciò che ci circonda con occhi stupiti.
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Salvo La Mia Nassiria io lo vedo come uno spaccato di vita in un contesto diverso da quello che noi viviamo quotidianamente. Quasi un raccontare lo scorrere dei giorni ai tanti distanti e inconsapevoli, ma a me ha dato l’idea anche di un racconto dei tuoi giorni in quei luoghi, quasi un diario da raccontare a qualcuno distante.
È tutto sommato un diario, più che di guerra di vita. È voler trasmettere le difficoltà che affrontiamo noi militari in queste situazioni così estreme e che non siamo macchine da guerra ma semplici uomini con tanta paura del cuore.
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Si l’ho percepito, e nel leggere avevo la Tenerezza di chi forse resta a casa e comprende finalmente cosa possono provare gli uomini lontani! Salvo, i bambini sono il nostro futuro…lasciamo che siano i primi a soffrire le guerre, cosa si prova a non poter aiutare piccoli esseri senza colpe?
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Per me che sono pure padre, la sofferenza si moltiplica specie quando si presentano situazioni in cui sei li e non puoi fare molto. Diventa una frustrazione ed un continuo nascondersi alle realtà
Tu scrivi poesie le ho lette, ti definisci soldato poeta, io vedo un poeta soldato, che cerca forse una sua oasi nel deserto
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Nella vita si cercano tante oasi, da quelle del cuore a quelle materiali. La mia poesia è dare più acqua a queste oasi che vengono cercate dagli altri.
Acqua… quanto ti mancava l’ acqua fresca.. t’ immaginavo leggendoti impegnato nella quotidianità con l’acqua che scottava …
A volte non ci rendiamo conto della nostra fortuna!
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Alla fine ci si abitua a tutto, ma la cosa che mi ha favorito molto al rientro in Italia: è che ho preso l’abitudine di bere acqua a temperatura ambiente e liscia non più gassata.
Mi piace questo tuo modo di dare risposte, svicolando dai pensieri più seri delle situazioni in cui spesso immagino ti sei ritrovato. E’ immagino, un modo di sopravviere alle situazioni in cui ti sei ritrovato. Dimmi:” come soldato poeta hai messo il berretto al chiodo, oppure hai ancora voglia di volare oltre i nostri suoli, alla fine anche sicuri?”
12530738_1544731479174607_552031027_a Il berretto non lo metti mai al chiodo perché hai sempre sete di metterti in gioco e capire ancora quanto vali. Certo subentrano altre problematiche da prendere in considerazione ma, nulla ancora è archiviato.
Ultima domanda …Cosa vorresti per il tuo futuro di scrittore?
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Il libro Cristalli di Luce.. le sue Poesie
Ogni scrittore ambisce a diventare famoso ed avere ritorni economici, io vorrei solo divulgare i miei scritti e diventare uno scrittore che più che vendere, regala emozioni!
Quello che immaginavo, hai ciò che chiamo l’emozione dello scrivere, lasciare qualcosa di se agli altri.

La mia intervista è finita, credo chi leggerà avrà di sicuro capito che Salvatore Colucci non è un Uomo comune, ha in se molta Umanità e modestia, le foto infatti le ho scelte io.
Fioralba focardi

Cristalli di Luce di Salvatore Colucci

Cristalli di Luce, un libro di poesie scritto da Salvatore Colucci.
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Lo immagino questo  uomo seduto su di una duna di sabbia rossa dove proprio quei cristalli brillano al sole e scricchiolano fra i denti. Si perchè Salvatore “Salvo” per gli amici, è un Maresciallo dell’Aereonautica Militare Italiana e spesso ha fatto missioni di pace in quei luoghi così belli e così desolatamente intensi nelle loro emozioni.  Le Poesie di Salvo, sono dei cristalli in cui ogni parola ha un suo perché. Lui si definisce un “Poeta Guerriero”, io lo definisco un “Guerriero Poeta” con un animo sensibile. Sensibile lo è credetemi, lo conosco da diverso tempo e ho avuto l’onore di conoscerlo di persona. La prima cosa che gli ho detto dopo aver letto Cristalli di Luce è stata, ogni donna leggendoti potrebbe pensare che le hai scritte per lei, Lui si è messo a ridere e ha risposto con divertita ironia: “mi perseguitano per questo”. Sarà che amo le poesie moderne, in cui la parola scorre libera e leggera, dando l’immediatezza del nostro tempo e delle nostre mancanze. Sarà che Salvo scrive in maniera limpida le sue emozioni anche se alla prima lettura puoi dare due toni dello stesso colore,quasi a dire si  così… però,  sarà che ogni parola ha un suo perché. Sarete affascinati da questo libro, dove negli angoli in piccole miniature ci sono immagini legate alle poesie. Si piange credetemi, si ama e si vorrebbe essere amate così: questo per le donne!
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Ma gli uomini,agli uomini lo consiglio vivamente credo che per loro sia un buon compagno, potrebbe essere il loro vademecum su come non ci sia vergogna ad essere romantici e sensibili. Saper donare ci rende migliori. Salvo ci porta a spasso nella sua anima, nel suo sogno d’amare vivere godere degli attimi, anche nel suo infinito dolore. Salvo è un uomo sensibile attento agli stati d’animo altrui, ma è anche un uomo d’azione, ha un energia incredibile, ora sta realizzando un nuovo progetto la Seconda antologia di Casa Cristalli, crede nei rapporti umani,  e ha una grande capacità di donarsi in tutte le sue molteplici sfaccettature. Cristalli di Luce è il libro di poesie da tenere sul comodino: leggetelo e mi darete ragione.
Fioralba Focardi
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Intervista a Censa Cucco

Quando hai iniziato a scrivere il diario e qual’è stata la decisione che ti ha indotto a scriverlo?Censa_Cucco
Volevo tenere un diario per ricordarmi le cose, per fare un punto della situazione, per coltivare i miei pensieri i miei sentimenti, non avrei mai pensato di publicarlo.
Ecco quando hai deciso di pubblicarlo, e quanto tempo ti ci è voluto per prendere questa decisione?
Quaalche anno fa diciamo un paio d’anni, l’ho ripreso in mano erano 300 pagine, l’ho sfoltito e inserito sul pc, e ho deciso di pubblicarlo.
Prima della tua decisione di pubblicarlo l’avevi mai riletto?
No, l’ho riletto dopo che ho deciso di pubblicarlo e mi sono  detta ci sono cose valide e pensieri anche attuali.
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Quello che mi ha colpito sono i tuoi sogni bellissimi. Ed infatti sono stati messi in evidenza. Sogni ancora?
Li faccio ma non li ricordo più purtroppo, perchè prendo delle medicine che mi danno l’oblio. In quegli anni li ricordavo tutti i sogni che facevo la notte, li appuntavo sul diario,mi piaceva farlo oltre tutto ero seguita da una psicologa ne parlavo con lei, questo mi aiutava anche a comprenderli.
Da quanto non torni in Sicilia, hai voglia di tornarci?
Saranno dieci anni. No non ho voglia di tornarci, l’ultima volta che ci sono tornata è stata una delusione. E’ cambiata troppo non la riconosco più. La mia scuola era in mezzo ai canneti, ora invece ci sono tutte case, persino sulla spiaggia.
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Ti manca la Sicilia della tua adolescenza
Si mi manca quella sicilia quando andiamo via poi non ritroviamo più i nostri luoghi e non ci ritroviamo più.
Che sensazione ti da ora leggerlo?
Una bella sensazione. Sono stupita e ho capito che ero una bella persona avevo già pensieri profondi,  mi stupisco che a quell’età ero capace di scrivere quei pensieri.Rileggendoli ora mi rendo conto che sono da brivido.
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Tempo fa mi hai detto che non solo hai fatto pace con Tua Mamma ma anche con Tuo Papà! E stato faticoso farti accettare?
Si molto faticoso e lo devo alle mie nipoti, figlie di mia sorella. Queste bambine crescendo parlavano con il nonno, lui le ha viste crescere in un altro modo rispetto come  ha cresciuto me. All’epoca credeva di essere nel giusto, erano altri tempi e altre mentalità. Ora ha compreso,  è cambiato e ha accettato anche me per come sono!
L’amore cosa fa! Ti ricordi alla presetazione ci fu qualcuno che disse che non si cambia, che ci portiamo dietro il bagaglio che ci è stato dato. Io ho sempre creduto invece che l’intelligenza è proprio questo cambiare…. capire e cambiare.
Si, si cambia se si vuole si cambia.
Nel libro in un passaggio parli di tua mamma dicendo che benchè lei fosse semi analfabeta voleva che tu studiassi, è lei che prima di morire ti ha lasciato i soldi per venire a Firenze e laurearti. Amore di madre, ma anche voglia di riscattare di voler attraverso Te crescere ed evolversi come PERSONA.
Si i miei genitori ci tenevano che noi figli studiassimo, loro hanno fatto si che noi lo facessimo. Mio padre leggeva tutto ciò che leggevo io e in età avanzata è diventato uno studioso, con la buona volontà e l’intelligenza si cambia e ci si evolve.
Ci saranno altri diari?
Per ora no, ne ho tanti ma non ho deciso di pubblicarne altri per ora.Censa_Cucco
Sono convinta che nell’andare del tempo hai conosciuto Te stessa, non solo hai fatto pace con te ma  ti sei impossessata della parte più bella di te.
Ho scoperto la mia spiritualità, la mia anima più profonda, che io cercavo attraverso i pensieri, i sogni e le esperienze interiori.
Perchè tu sei molto credente.
Lo sono diventata credente, con l’esperienza della vita. Anche con le letture specialmente quelle di Rudolf Steiner un filosofo Tedesco del 900, che ha trattato tutto lo scibile umano in forma spirituale,mi hanno affascinato le sue letture, per cui alla fede ci sono arrivata per esperienza personale e leggendo molto.
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Ma la fede è diversa dalla religione?
Si è completamente diversa dalla religione e dalle chiese, la spiritalità è una cosa e la chiesa è un altra. Io mi sento molto libera nella mia spiritualità, non pratico molto le chiese, e se ci vado esco subito finita la messa, perchè non amo le chiacchere.
La spiritualità è qualcosa che abbiamo dentro, e non serve dimostrarla e propagandarla ai quattro venti. L’imoprtante è dare agli altri.
Non solo, Dio dice nei suoi comandamenti ama il prossimo come te stesso, ecco lui vuole che noi ci amiamo per primi per poi amare gli altri. Se non facciamo questo non possiamo donare agli altri.
Le Tue poesie, bellissima quella che chiude il primo capitolo di HO FATTO PACE CON ME.Continui a scriverle? E se si quante ne hai scritte?
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Ho pubblicato tre libri di poesie e ne ho ancora tante inedite, su per giù 300, e si, continuo a scriverle. Ma continuo anche a tenere il diario, è un un resoconto della mia giornata spesso o anche soltanto delle idee che mi scorrono nella mente, piccoli pensieri  da fermare per poi riprendere.
Abbiamo finito la nostra intervista, con Censa il tempo scorre lieve, la sua dolcezza è infinita e rassicurante. Una fortuna averla conoscita.
http://www.rupemutevoleedizioni.com/letteratura/novita/ho-fatto-pace-con-me-diari-di-una-ragazza-degli-anni-70-di-censa-cucco. Qui dove comprare  HO FATTOPACE CON ME
Fioralba focardi

NON SEI MAI ANDATA VIA di Mauro Caliendo

13713369_1152029808195308_256708189_nComunque le tue poesie mi piacciono, questo lo sai già! Queste parole erano nella mail che avevo inviato a Mauro qualche giorno fa, quel comunque è dovuto ad un mio pensiero spassionato. Trovo NON SEI MAI ANDATA VIA un profondo squarcio sul sentire maschile. Non a caso sto leggendo più autori uomini che autrici donne. Come dice una mia amica sembro la paladina del sesso forte, ma non è così! Vedo solo persone che nella scrittura riescono a dare molte emozioni.Potrei dire anche gli uomini hanno un cuore, ma sarebbe una cattiveria gratuita; fortunatamente la stragrande maggioranza ha un sentimento vero dentro di se.Nelle Poesie di Mauro ho trovato ciò che anche io ho provato quando mi sono resa conto che il matrimonio era finito. Siamo identici noi esseri Umani: quando amiamo, quando ci rendiamo conto che è finita e non riusciamo a comprendere il perché. Lo sbandamento, il porsi domande il ri-inventare i giorni, sono cose che appartengono ad entrambi i sessi.                                                                               Siamo tutti mele del solito albero!
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Questa è la solita e banale domanda, ma io sono banalmente curiosa perciò te la fo!

QUANDO HAI INIZIATO A SCRIVERE E PERCHÈ? Se c’è un perchè oviamente!

Credo di aver cominciato a scrivere “pensierini” fin da piccolo appena ebbi un minimo di dimestichezza con la scrittura, adoravo leggere e immergermi negli infiniti mondi racchiusi nei libri, per poi tentare di imitarli.Ho avuto la fortuna di avere genitori avidi di libri e…fumetti (altra mia passione) per cui in casa non mancava mai materiale e moltissimi erano i libri di poesia. Ad ogni modo, al di la delle cose che scrivevo per me in segreto tipo diario (sì, anche noi maschietti o almeno io, avevo un diario segreto) e pensierini scritti a scuola. Ma la mia prima vera “uscita pubblica” fu una poesia a tema “ecologista” quando ero in quinta o forse quarta elementare: non ricordo.Mi obbligò a partecipare la maestra e per il quale mi regalarono una bellissima enciclopedia degli animali e un buono di 250mila lire da spendere in libri! Il tema del concorso era “c’era una volta” dove si poteva inviare un disegno, una poesia, un racconto o un lavoretto a tema, e i lavori  sarebbero  stati esposti e venduti per beneficenza a Roma in via Margutta: la strada  degli artisti! Ricordo ancora la poesia, leggerla oggi mi fa sorridere, era una sciocchezza, ma mi emoziona lo confesso…. eccola :
C’ERA UNA VOLTA
C’era una volta l’odore dei fiori,
c’erano i prati di tutti i colori,
c’erano i pini, gli abeti, i faggi,
c’erano anche gli scarafaggi!
Ora l’uomo ha cambiato tutto
ed il mondo è proprio rutto,
perché non impariamo a difender la natura,
senza aver tanta paura del progresso
che l’uomo fa solo per se stesso?

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 HO TROVATO NELLE TUE POESIE MOLTA TENEREZZA, MAI RABBIA eppure quando un rapporto finisce questo genere di sentimento viene quasi sempre fuori.

Premesso che questa prima raccolta di poesie nasce in “autoterapia” all’indomani della mia separazione ( ma scrivo anche d’altro)!  Ad un certo punto è come se mi avesse urlato “Mauro condividimi, liberati di me e consegnami in pasto a chiunque vorrà scavare dentro di te” così è uscita dal cassetto dove gelosamente l’ho custodita a lungo. Hai ragione, nessuna rabbia, nostalgia e rimorso sì! Quando ci si lascia non c’è quasi mai la colpa di uno solo e capita per un insieme di cose, anche piccole. Non c’è bisogno di chissà che cosa a volte per spezzare un incanto, “purtroppo”! Anche il mio mestiere di avvocato m’ insegna questo.Ma sono stati anni felici (7 da fidanzato e 20 di matrimonio) anni di corse, emozioni, risate pianti figli 3 bellissimi, anni senza fiato, interamente vissuti di vittorie e di sconfitte ma sempre anni “insieme” finché abbiamo retto, quindi niente rabbia, era scritto andasse a finire così anche se avrei voluto cambiare il finale. Fortunatamente vado d’accordo con la mia ex e credo sia soprattutto questo il motivo per cui la “dolcezza amara del ricordo” la “tenerezza” sopravanza la rabbia. Meglio aver amato (tanto) e perso, che non avere amato mai diceva qualcuno…..

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QUANDO SCRIVI UNA POESIA, ( ti pongo questa domanda perchè  a me capita sempre e mi stupisco sempre ) COSA PROVI E TI CAPITA MAI DI STUPIRTI O COMMUOVERTI?
Le poesie, tutte , ma in particolar modo quelle di questa raccolta, ovviamente, sono “pezzi di cuore” che metto a nudo, brandelli d’anima. Quando scrivo in qualche modo “rivivo e rielaboro” le emozioni, mi chiedi se mi commuovo? Sì, sempre, immancabilmente a volte ancor prima di scrivere, mi basta aver trovato una parola, una frase, anche sentita in una canzone. Infatti spesso le mie poesie traggono ispirazione diretta e indiretta dalla musica: altra mia passione e quella parola, quella frase  su cui molte volte faccio “girare” il resto dei miei versi. Si mi commuovo e mi ritrovo in lacrime, letteralmente…… devo dire però che mi capita anche per un film, un gesto dei miei figli, una canzone (appunto) …quando in qualche modo vengo investito da emozioni ricordi e “bellezza” anche di fronte a un tramonto o un paesaggio ad esempio.  Ecco tutto questo si manifesta spesso se non sempre con un la commozione, deve in qualche modo uscire evidentemente…Ti confesso che alle presentazioni del libro cerco sempre un lettore esterno perchè so bene che se leggessi io sarebbe assai probabile, per non dire certa, la classica “voce interrotta dall’emozione”

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TU HAI UN FIGLIO , COSA PENSA DI QUESTA TUA PASSIONE?                                                                                                                                                                  Ho già detto che ne ho ben tre, una ragazzina di 17 anni Chiara, poi due maschietti uno di 14 Andrea, il mio censore più spietato e il piccolo Alberto di 9 anni (quello a cui ti riferisci perché citato nella presentazione del libro) ovviamente tutti e tre sanno bene chi sono, non sempre apprezzano questo mio lato “poetico” cercano giustamente anche la figura di un padre che possa guidarli (e ci mancherebbe) ma sono  convinto che in fondo fingano di non amare a volte questo mio aspetto, lo so da quello che leggono, da ciò che scrivono, da come anche loro reagiscono a film, canzoni, tramonti….si dice che il frutto non cade mai troppo lontano dall’albero e poi i due più grandi spesso mi chiedono di aiutarli con l’italiano visto che “sono il poeta di famiglia!!!!” tutti e tre i miei cuccioli poi sono stati quasi sempre presenti alle presentazioni che ho fatto (la mia ex è stata brava anche in questo) e Chiara non manca mai di postare la poesia a lei dedicata al suo gruppo di amici su facebook il giorno del suo compleanno e lo fa con orgoglio (e io vedendolo, ovviamente, mi commuovo!)
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UN LIBRO È UN EMOZIONE PER CHI LEGGE, PER TE CHE LO HAI SCRITTO CHE EMOZIONE HAI PROVATO NEL VEDERE LE TUE PAROLE SU CARTA , OPPURE TI SEI SENTITO SVUOTATO?  SONO CURIOSA DI QUESTO MOLTI MI DICONO CHE SI SENTONO MESSI A NUDO.

Ho già più o meno risposto a questa domanda aggiungo solo ch per come è nata, pubblicare questa raccolta è stata una “liberazione” un mettermi a nudo totale anche perché forse avevo superato la fase di elaborazione del lutto….mi sono sentito svuotatissimo ma anche contemporaneamente “pieno” anche se non saprei dirti se si tratti di soddisfazione, consapevolezza, un pizzico di orgoglio che altro……un cosa però mi ha stupito, conoscendomi pensavo avrei avuto il terrore della reazione del pubblico, specie di amici e parenti…invece una volta uscito è come se quel libro, dove ci sono io in ogni singola lettera e parola non mi appartenesse quasi più più, o meglio come se avessi lasciato volontariamente le chiavi della mia anima appese e le finestre spalancate in modo che tutti possano guardarci dentro senza che io però tema un invasione o dei furti….ho realmente messo in condivisione me stesso, tutto me stesso, almeno il me stesso di quel periodo. Però tremavo quando è arrivata la scatola con le mie 50 copie del libro e subito dopo averla aperta insieme ai figli ero “spossato” e credo di aver dormito a lungo e profondamente.
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HAI ALTRI PROGETTI EDITORIALI ?

Si altre poesie e racconti brevi (a mio avviso o almeno nelle mie intenzioni alcuni molto divertenti), poi avevo iniziato un romanzo ma è fermo, vedremo (maledettamente difficile scrivere un romanza) ho anche fatto un esperimento incompiuto:scrivere una storia “gialla” in” tweet” da 140, 160 caratteri per volta….chissà magari lo pubblicherò. Così come i racconti e le poesie, che comincerò presto a far girare alle case edtirici per vedere se interessano così come è interessato questo che pare, per essere un opera prima, di poesia (genere ahimè poco frequentato) di un autore sconosciuto, se la sia cavata anche al “botteghino”, al netto di parenti e amici dico!
L’intervista  è finita, Mauro oltre che un Uomo Intelligente e Sensibile è anche spiritoso. Ho scoperto in Lui anche un altro aspetto umano che mi coinvolge direttamente : è una persona attenta al sociale e sopratutto e attento a tutto ciò che riguarda la “violenza”! Un Uomo che con i suoi scritti andrà lontano.
 
Fioralba Focardi