Quasi come un Poeta è un bellissimo percorso sentimentale, senza mai essere banale. Il nostro Anonimo Capuano racconta la famiglia, la sua terra, le donne in generale ma è affascinato da una donna “speciale”, lo comprenderete nel leggerlo, una compagna a cui pone sempre un quesito: “quando sarà”?
Vi troverete con lui a toccare le stelle, passeggiare lungo tratturi, ad osservare il mare, c’è sempre il ricordo di qualche sfumatura... Dalla prefazione di Fioralba Focardi
Oggi sono qui a parlarvi di un Poeta
molto particolare Mario Prontera, mi sono imbattuta in lui per caso:
una foto con un suo scritto mi è apparsa sul monitor, lui la
chiamava fotologia,e dato che sono una persona molto curiosa ho
iniziato a seguirlo. Devo dire che non pensavo di scatenare un
uragano, nel senso buono del termine ovviamente.
Lui è un folle simpatico uomo, medico
ginecologo,fotografo provetto. che tutto voleva fare tranne il poeta,
lo dice lui! Immaginate entrambi acquario, uno scontro di
personalità eccentriche libere testarde e caotiche, e molto forti,
abbiamo passato nottate a litigare per come fare il suo libro.
Ne è venuto fuori un piccolo
gioiellino accompagnato da 17 fotologie tutte del nostro amico.
Nel momento in cui facevo editing alle
sue opere, mi diceva:” ho vinto un premio con questa poesia, ho
vinto un premio con quest'altra poesia, in poche parole era sempre in
viaggio per l'Italia a ritirare premi.
Buon pomeriggio
Mario allora... intanto cosa prendi?
Ciao Alba di Fiori... un caffè... e
fumo se non ti dispiace...
Vada per il
caffè... spero che ti fermi 10 minuti, non hai premi ora da ritirare
vero?Scherzo
Mario siamo due
acquari folli...lo dici sempre
cosa ti ha spinto
a scrivere?
Inizio a scrivere in versi semplici 'di
quelle cose' che poi vengono chiamate normalmente POESIE nell'estate
2005,un po' per gioco e per caso,un po' per necessità, sotto la
spinta di quella molla efficacissima che è la lontananza.
Nel mio caso,il bisogno era
rappresentato dal volere restare in qualche modo in contatto con
Martina,la mia primogenita,che proprio in quel periodo per la prima volta,
era stabilmente lontana da casa impegnata a Milano negli studi
universitari. Le mie prime poesie quindi nascono come SMS per mia
figlia.
Tu il fotografo
volevi fare...
“Ho scoperto” da solo la fotografia
all'età di 9-10 anni e ricordo che la mia prima fotocamera meccanica
era una COMET II della Bencini.
Da allora ho fotografato di tutto e di
più,sbagliando per anni e anni centinaia e centinaia di foto.
Ma sbagliando si impara e quindi a un
certo punto ho acquisito una buona padronanza di questa tecnica di
scrittura con la luce, che ha il dono dell'immediatezza
espressivo-comunicativa.
Quando nel 2007 ho deciso di andare in
pensione,ho pensato di festeggiare l'avvenimento pubblicando una
raccolta di poesie,con le 91 liriche scelte,ho trovato interessante
ed originale sistemare 91 fotografie,che con la corrispondente lirica
avessero una qualche assonanza e attinenza.
Nasce così nel dicembre 2007 la mia
opera prima “ ESTATE 2005 e dintorni: “sproloqui notturni in
cerca di audizione e,comunque,fatalmente alle stelle” per la CARRA
EDITRICE di Casarano,ora ALTOGRAF.
Resto sempre convinto che la
fotografia,usata con tatto,diligenza e sensibilità,possa
rappresentare un efficace veicolo e richiamo per la POESIA.
Tu sai che ti ho
tampinato, te l'ho confessato spudoratamente ( m'interessava l'idea
delle fotologie
che pensate!!!!!! )
Adoro questa tecnica come ti è venuta l'idea?
Realizzare concretamente quelle che io
chiamo FOTOLOGIE giungo nel luglio del 2009,un anno e mezzo dopo
l'uscita di ESTATE 2005 e dintorni.
L'idea è tanto semplice quanto,scusate
la presunzione genialoide.
Mi ero prefissato sostanzialmente di
inventare,di trovare un modo per far uscire le poesie dai libri che
normalmente le contengono per offrirle senza particolari sforzi ad un
auditorio più vasto di quello tradizionalmente interessato alla
lettura delle poesie.
In praticase prendi una poesia,la
inscrivi in una fotografia e la fai viaggiare su uno dei tanti
ingrandimenti che si ottengono raggiungi rapidamente un numero
significativamente maggiore di potenziali lettori.
Pensate alle pareti delle scuole,dei
locali pubblici,delle stazioni ferroviarie,aeroporti,musei,delle carceri,dei ristoranti,degli alberghi.
Esistono dovunque Km e Km di pareti che
possono essere abbellite e ornate con le FOTOLOGIE.
La fotologia diventa così uno
strumento metalirico e comunque un modo semplice di divulgare la
poesia.
Anonimo
Capuano... raccontati brevemente.....
Si dice normalmente che POETI si
nasce,non si diventa.
Beh,sarà che non sono un poeta
normale,infatti sono nato mancino,daltonico,nel Capo di Lèuca e
sotto i Giorni della Merla A.D.1950.
Poeta,come dite Voi,lo divento in età
matura,a 55 anni,solo perchè volevo restare in qualche modo in
contatto con mia figlia.
Le mie muse ispiratrici le mie due
figlie Martina e Carmen, la terra natale ,mia Madre,la famiglia,le
“cose piccole e belle” di ogni giorno.
In sintesi,come aspirante poeta,mi
considero una ibridazione più o meno riuscita tra mia Madre,Maestra
elementare e mio Padre,grande cultore delle Lettere Classiche, che
mi ha trasmesso un gusto saggio,tipicamente oraziano,di sentire le
'cose della vita' con autoironia e semplicità e quindi,per logica
conclusione,io non mi sento mai essenziale,indispensabile,troppo
importante, ma mi sforzo sempre di andare avanti con l'umiltà e la
frugalità esistenziale tipiche del mondo contadino del Capo di
Lèuca,in cui afffondano le mie radici più autentiche.
Mi sveli il tuo
prossimo progetto con Foca Alciona?
L'idea anche qui, è semplice e
probabilmente ancora una volta genialoide.
Mi sono detto:"Perchè non sfruttare
l'arena del Colosseo e le sue gradinate per riconvertire
culturalmente e liricamente quello che 2000 anni fa era un
palcoscenico per lotte cruente tra gladiatori, come luogo di ritrovo non cruento tra aspiranti-apprendisti poeti?
L'effetto sarebbe almenno duplice:
1-Aprirebbe la POESIA a spazi molto
ampi e ad un numero enormemente maggiore,composito e variegato di
potenziali uditori e appassionati di poesia.
2-Offrirebbe ad aspiranti poeti l'opportunità di declamare le proprie lirche davanti ad un pubblico
più vasto e variegato.
Resto sempre convinto che uno dei
principali problemi della POESIA CONTEMPORANEA sia rappresentato
dalla scarsa visibilità della stessa rispetto alle dimensioni della
potenziale utenza.
Ho letto o sentito da qualche parte che
in Italia ci sono circa 3 milioni di poeti e solo 15.000 lettori di
poesie.
La presa simbolica del Colosseo e la
sua riconversione culturale in Tempio Mondiale della POESIA potrebbe
essere un modo interessante di utilizzare a scopi
letterario-divulgativi questo antichissimo monumento della storia di
Roma e dell'Italia tutta.
Abbiamo conosciuto Mario, ora abbiamo ben chiaro chi è Anonimo Capuano, una persona incredibilmente eclettica piena di voglia di vivere di POESIA che che ne dica...LUI è un POETA
Fioralba Focardi
qui sotto il link dove aquistare
QUASI COME UN POETA