Vi parleremo delle emozioni di chi legge e di hi scrive

sabato 1 novembre 2014

Smeralda Fagnani IO TI HO GIÀ VISTO NELLE MIE PAROLE



Questo è il link dove ordinare il libro dell'autrice con cui oggi prenderemo il tè.



http://www.rupemutevoleedizioni.com/letteratura/novita.html


Amore cos'è amore, se non un miscuglio di emozioni?
              IO TI HO GIÀ VISTO 
                     NELLE MIE PAROLE
è una miscela di emozioni profonde, radicate nell'animo sensibile di Smeralda.
Stile e ricercatezza naturali, eleganza nei versi, lasciamoci portare oltre lo sguardo di una donna decisa ma, sensibile a cogliere gli aspetti di un amore, che sia di ieri, oggi o di domani: è sempre quel desiderio che ognuno di noi porta nel cuore, a prorompere nei sui versi.

Accadrà

Certo che
ti bacerò.
Accadrà,
ma lontano
da una rozza
corteccia
di rugosi
dolori, macerati
dal tempo.
Un assalto
di azzurra armonia
           che avviluppi
                        leggeri sorrisi,
       nel confuso
           morire
di un giorno


Delicatissimi schizzi, dipinti d' anima, pennellati a matita, cornice perfetta per chi sa ancora sognare.
Immaginate di essere in un angolino appartato, in silenzio soli, e di ricevere una carezza invisibile: ecco leggere 
           IO TI HO GIÀ VISTO
                         NELLE MIE PAROLE, 
è questo, e molto altro credetemi.

Mani

Io amo
le tue mani,
profumano
di sogni,
mentre
raccogli
i miei capelli.







































Buon pomeriggio Smeralda, complimenti 
bellissimo nome intanto: è un piacere averti qui,
posso offrirti qualcosa da bere? 

                 Con piacere! 
                          Io prendo un tè.


Bene vada per il tè! 
In fondo fa freddino ultimamente



Un’ emozione leggerti, hai un tuo modo di 
esprimere i sentimenti! Come nascono le tue poesie?



Questa è una domanda interessante, perché di solito si compone per passione o amore per ciò
che le parole possono offrire esteticamente. La poesia è un compromesso con il mondo , ma
soprattutto lontana da ogni forma di egoismo e così, pensando a chi fruirà dei miei testi, immagino i loro occhi sconosciuti, ma vicini e raggiungibili.


     Parlami un po' di te, dei tuoi sogni.
Sono una docente, amo il mio lavoro e ho due splendidi figli .Il mio sogno è di essere per sempre felice, poiché solo la gioia esaudisce ciò che desideriamo.


Tu ami la musica, me lo hai confidato soprattutto il Jazz. Quali sono l'emozioni che ti suscita?

Suono il pianoforte dall’età di cinque anni. La musica è un viaggio della mente e sa parlare in modo universale e mi aiuta tanto a maturare quei pensieri che poi trascrivo.






Descriviti emotivamente.
Una donna istintiva e molto passionale.



           Di recente hai presentato il tuo libro,                           tremavano le gambe?
         L’emozione è stata contenuta, ma il cuore                                  batteva.



Grazie Smeralda di averci regalato delle belle emozioni.

Grazie a te a presto.

                        Fioralba Focardi










martedì 7 ottobre 2014

Simone Mazzola AMERICAN DREAM un infiltrato alle nba finals


 http://www.rupemutevoleedizioni.com/letteratura/novita/un-infiltrato-alle-nba-finals.html


 Del Basket, ho visto solo qualche passaggio in tv nei notiziari sportivi, quando l'editore mi passa “America Dream”, per l'intervista, la terra mi balla sotto i piedi,  e una domanda mi è sorta spontanea:
come posso parlare di uno sport che non conosco? Come posso capire i termini, e cos'è sopratutto questo sport”?
Così sono andata su google per vedere e capire e, sopratutto comprendere come un adolescente possa essere attratto da un gioco simile.
M'imbatto in tantissimi blog dove tutti sono entusiasti, ma questo a me non serve, devo capireeee !!!
Muble muble muble idea!

Mi fiondo su wikipedia, questa fantastica enciclopedia virtuale ( ironica io ) dove tutto è sintetizzato; del basket dice questo: “La pallacanestro, conosciuta anche come basket (abbreviazione del termine in lingua inglese basketball), è uno sport di squadra in cui due formazioni di cinque giocatori ciascuna si affrontano per segnare con un pallone nel canestro avversario, secondo una serie di regole prefissate.”
Wow ho capito tutto posso iniziare a leggere “American Dream”.
E Wow lo dico davvero, senza nessuna cognizione, mi ritrovo compagna di un adolescente innamorato di questo sport, passiamo pomeriggi a creare un blog, io spettatrice, lui a sudare e a costruire: io a ascoltare i suoi pensieri i suoi dubbi, lui a buttare energie e speranze nella sua avventura. Negli anni lo vedo crescere e arrivare al giorno fatidico!
E quando quella mail, finalmente giunge, salgo sull'aereo con lui.
USA arriviamoooooooo! Il resto dovete leggerlo,
Nomi, gare, tante emozioni credetemi: v'innamorerete di questo sport, come ho fatto io, grazie a Simone Mazzola e American Dream “


Ciao Simone buon pomeriggio posso offrirti qualcosa da bere?


La cosa più conciliante che si possa bere al tavolo con una giornalista é sicuramente un tè. Quando fuori fa freddo una tazza calda, e lasciare che la discussione faccia il suo corso senza considerare il tempo, é la cosa migliore che si possa fare.

Mmm..... (il ragazzo ha capito chi sono )!

Vada per il thè ed iniziamo!
Simone, la passione è quella cosa che ci spinge ad osare?

C'è chi il fatto di osare ce l'ha nel sangue, ed é capace di spingersi anche magari oltre i propri limiti, rischiando molto. Io non sono questo tipo di persona ma, la passione e la competenza mi hanno aiutato ad osare, ovviamente con l'aiuto di chi ha saputo infondere in me sicurezza, e fiducia. È vero che la passione mi ha aiutato ad andar un passettino oltre la soglia del rischio.


Emozione cos'è per te?


Domanda difficile! L'emozioni sono quelle cose che ci contraddistinguono. Non importa tanto per cosa ci emozioniamo, l'importante è farlo con genuinità e questo porterà solo sensazioni positive, o insegnamenti nel caso di sensazioni negative.


Raccontami il basket, nel senso io sono all'oscuro di tutto, prova a convincermi a guardare una partita di basket

Il basket è uno sport che non ti lascia il tempo di pensare, perché ci sono dieci persone di due metri che stanno in 28 metri di campo, devono saper giocare con egual efficacia sia in attacco che in difesa. Ci sono duecento azioni a partita, ognuna di queste nasconde un gesto atletico o tecnico di grande stile, oppure aggiustamenti tattici per non permetter agli avversari di fare meglio. È lo sport dove il talento tecnico e fisico si mescola alla perfezione, e porta a una girandola di emozioni che rapiscono per 40 o 48 minuti, lasciandoti tranquillo solo in 5 o 6 timeout e nell'intervallo.




Hai capito, mi sa che inizio a guardare qualche partita anch'io!
Simone,t'immaginavo mentre leggevo, specie quando eri li in attesa della risposta, i giorni non passano mai,a me succede così: “ mi agito divento ansiosa ed irritabile”,oltre al lavoro come ti distraevi, e sopratutto riuscivi a non pensarci per almeno 30 minuti ogni ora ? Stai a vedere che ti ho fatto una domanda incomprensibile





Dopo il diniego sulla concessione dell'accredito l'anno precedente, sapevo di giocarmi un altro anno di ferie, mettendole in mano a una percentuale di riuscita che, mi vedeva ancora sfavorito (per chi gioca a Texas hold'em le famose odds), ma sapevo che avevo ancora una sola possibilità, e cercavo di essere ottimista per quanto fosse possibile. Con l'avvicinarsi della data ero sempre più scettico ma, la piena consapevolezza con cui ti prendi dei rischi ti aiuta ad accettare l'eventuale fallimento, quindi ero in tensione ma, tutto sommato sereno. Anche Jordan diceva che avrebbe accettato a fatica la sconfitta ma, non avrebbe mai accettato di non provarci.

Concordo con questo Jordan( ma chi sarà mai)? Calmo Simone scherzo, so chi è, ho studiato!
Programmi per il futuro? Lo so che è la solita domanda banale ma, mi piace pensarti in viaggio per nuovi “Dream”, ce ne racconti uno?



Al momento oltre al mio lavoro fisso che é totalmente differente dal giornalista, sto collaborando con www.basketissimo.com il che mi permette di continuare a scrivere di basket, e arrotondare con la mia passione. Mi piacerebbe poter fare come ha fatto un collega francese con Parker, e affiancare Kevin Durant per scrivere la sua storia ma ,sarebbe davvero troppo per un profano come me.
Continuo a scrivere e divertirmi con basketissimo, spingerò quanto possibile American Dream che rimane la mia opera più bella.
Simone sono felice di aver Baskettato con te, eh eh eh
io credo che i sogni vadano sempre coltivati, perchè i dream amano i sognatori. Grazie.

Grazie a te Fioralba.



American Dream al salone di  Francoforte 
                                                    Fioralba Focardi  


Nei cieli di quarzo

https://www.youtube.com/watch?v=XzJ5qGkN5u8&feature=youtu.be

EMOZIONATEVI

domenica 5 ottobre 2014

Nel Cuore della Poesia di Paolo Papagni

http://www.rupemutevoleedizioni.com/letteratura/novita/nel-cuore-della-poesia-di-paolo-papagni.html


Leggere Paolo Papagni, è come ricevere una boccata d'ossigeno, liriche fresche e sincere: dove ritrovare il quotidiano Paolo è figlio, compagno, padre,c'è tutto il suo mondo interiore.
L'amore per la compagna, la famiglia, per il mondo in generale, fa di questo libro “ Nel Cuore della Poesia” una barca pronta a partire.
Nel leggere questo libro, sentiamoci esploratori pronti ad intraprendere un viaggio: nell'anima di un uomo innamorato dell'amore, della vita e di ogni essere che lo circonda.

Era amore, lo è ancora adesso.
Soli, in un misero tempio,
testimoni di un peccato nel grembo,
abbandonati dai tronchi robusti,
come fossimo stati il buio più nero.
Ma due fiamme accese nel cuore
diventarono un grande falò,
il tempo, testimone di vita,
ponderò ogni scelta nel nostro percorso.

Eccoci qui a parlare con il nostro autore, sono emozionata, devo confessarvelo: Paolo l'ho conosciuto 8 mesi fa, ad una presentazione delle nostre antologie, l'impressione che ne ho avuto è stata di una bella persona umile e sensibile.




Buon pomeriggio Paolo sono felice di averla qui con me

Buon pomeriggio Fioralba grazie, e ben ritrovata.

    Paolo, Poeti si nasce: nel senso che, comunque l'esprimere su carta e inchiostro i pensieri viene istintivo, quando si è scoperto questa meravigliosa dote?

    Ho cominciato a scrivere frasi d'amore e poesie all'età di tredici anni e, devo dire ch'ero prolifico in tal senso, ma mia suocera, quando mi sono sposato all'età di diciannove anni,ha detto che quei miei scritti erano stati buttati. Ormai sposo e padre di un bambino ho cominciato a pensare che la quotidianità era più importante della poesia e questa meravigliosa dote è ritornata a fare parte della mia vita quando sono diventato pensionato, cioè tre anni fa,
    la poesia è la trascrizione dei sentimenti, delle emozioni che il cuore trasmette, poi scrivere diventa il diletto dell'anima.

Aiutare gli altri, è un bel modo di donare amore!
    Sua moglie che dice delle sue poesie?
A mia moglie ho dedicato moltissime poesie, è lei la musa ispiratrice, d'altronde non potrebbe essere diversamente, ho vicino a me una donna bella, unica, la sua generosità a volte, sconfina nell'eccesso; ci siamo conosciuti all'età di tredici anni e oggi che entrambi abbiamo sessantacinque anni, siamo innamorati come allora.
Ogni volta che le dedico una poesia, mi bacia e le scappa qualche lacrima, è la gioia d' Amore che unisce i nostri cuori, devo dire che la dedizione alla casa, ai figli e a me, è quanto di meglio che un uomo possa desiderare è.
Credo di aver fatto l'elogio di mia moglie.



Complimenti Paolo siete una gran bella coppia,
e avete raggiunto un bel traguardo!
    I genitori sono il nostro retaggio e anche il nostro continuo crescere, è merito loro se siamo ciò che siamo oggi, quanto mancano ?
Sono cresciuto in una famiglia povera, forse non ci crederà ma eravamo una famiglia,una vera famiglia; quello che sono oggi lo devo a loro, per tutti i valori della vita che mi hanno inculcato, il rispetto per gli altri, la buona educazione e soprattutto, l'istruzione che, con notevoli sacrifici, sono riusciti a farmi avere. Mi mancano: specialmente mia madre, alla quale non sono riuscito a dare tutto l'affetto che desiderava da me. E' il grande rimpianto della mia vita!
Mio padre, a volte burbero, a volte ciarliero, ma un gran lavoratore( contadino).
Mi mancano moltissimo!

    La famiglia Paolo cos'è per lei?
La famiglia è il fulcro della società, dove si formano gli uomini di domani, di solito i figli sono,
nel novanta per cento dei casi, lo specchio della famiglia in cui sono vissuti, allora devo dire che siamo stati dei buoni genitori perché ho due figli che vivono secondo i crismi che in una società bisogna avere. La famiglia è collaborazione, è dove vivere tutte le esperienze che la vita ci dona, sia positive che negative; la famiglia è “ insieme sempre”!


Bene Paolo è stata una bella chiaccherata, so che il suo libro sarà a Francoforte alla fiera del libro
gran bella soddisfazione

Grazie Fioralba, si è una bella soddisfazione, e devo dire grazie anche a Rupe Mutevole Edizioni “ la mia casa editrice”alla prossima.  
                                                    Fioralba Focardi

Qui potete acquistare il  libro di Paolo Papagni
         " Nel Cuore della Poesia"


lunedì 29 settembre 2014

Emanuele Paceschi L'Uomo che fuggiva per restare



Leggendo Emanuele Paceschi, ci si domanda:
Possibile che sia così triste e malinconico”?

Io che lo conosco, vi dico: è un ragazzo allegro, e molto versatile in ciò che scrive, e come lo scrive.
Ops, ho ripetuto scrive due volte, secondo me ora mi fa la paternale; scherzo!
Leggendo le sue poesie, vi rendete conto che l'amore se c'è, spesso si tiene come cianfrusaglia, per poi volerlo, rimpiangerlo, aspettarlo nuovamente sull'uscio del cuore.
L'uomo che fuggiva per restare , echi di febbraio,
ha un suo perchè, in fondo l'inverno spesso gela anche l'anima, la manda in letargo aspettando la primavera.

sui fossi dove si nascondono i lillà.
( il disarmonico fluire
di un fiume senza terra senza padrone
lasciò la sua corrente lasciò il suo mare

si inchinò,

accasando
su neve, foglie e viole)
l’uomo che fuggiva per restare.


Come donna dico che l'ho fatto anch'io di fuggire per restare, lasciando dietro me, impronte di un passaggio troppe volte caotico e distruttivo, solo perchè non si comprende bene l'altro. Nelle poesie comunque ognuno di noi ci legge il suo stato d'animo, l'emozioni
hanno sempre significati personali.

Lo stupore della neve
Bianche..
Non escono più
Le parole.

Avere il libro di Emanuele, non è difficile, basta comprarlo,ma credo che una volta aperto, avrete voglia di tenerlo in un posto privilegiato, che sia il comodino, o il tavolino vicino ad una comoda poltrona, dove sprofondare e sfogliare le pagine, di questo uomo che resta, in un febbraio che sa di primavera.


Andiamo a conoscere Emanuele Paceschi, lui ha un difetto incredibile vi avverto subito, non tifa Viola, ma ama il viola, tanto che sua figlia porta il nome di questo bellissimo e timido fiore.Quando ci siamo conosciuti le prime parole che ci siamo scambiati, sono state sul calcio , immaginate!



Ciao Emanuele, posso offrirti una tisana alla violetta?

Ciao, caraFioralba, no, guarda, caso mai uno zabaione alla crema di whisky, e mentre aspetto fumo, posso vero?


Puoi, puoi, accendo anch'io; e partiamo con le domande serie.
L'Uomo che Fuggiva per Restare: emblematico! Cosa ti fa fuggire e cosa ti fa restare?

Il fuggire come il restare è un modo per esserci,non creerei una dissociazione tra i due termini.



Lo sapevi che anch'io sono nata a Febbraio? Ops,non ricordo:”te li ho fatti gli auguri”?

Ahhh non ricordo nemmeno io, tanto c'è FB che lo ricorda, anche se devo confessarti facebook mi addormenta.

Ah beh sogni d'oro allora, sigh un autore dormiente!
Cos'è per te l'amore?

Una morte quotidiana, morte intesa come rinuncia delle parti peggiori di me.


Bene ora passiamo a te, perchè scrivi? Cioè la molla che fa di te un “imbrattacarte”appassionato?

Il desiderio costante di lasciare traccia ai posteri! Usando termini convenzionali, il desiderio costante di trovare nella scrittura stessa, qualcosa di me che ancora non sò.



Il bologna torna in serie A “ sua speranza”, verresti allo stadio con me? Mmmm...troppo indecente come domanda?

Puoi richiedermelo tra un anno di questi tempi?
Sarebbe divertene chissa che combineremmo sugli spalti, un ODE AL CALCIO ?
Ciao Emanuele, è stato divertente prendere lo zabaione al whisky, ma è riuscita seria l'intervista? 




Chi è serio io, te, o l'intervista?
Sai che fò? Vado al mare ciao ciao Fioralba

Qui potete comprare “L'uomo che fuggiva per restare”



                               
                             

                                                                                                 Fioralba Focardi

lunedì 22 settembre 2014

Ho raccolto un fiore nero


Oggi sono qui a parlarvi di 

http://www.rupemutevoleedizioni.com/letteratura/novita/ho-raccolto-un-fiore-nero-di-luca-santilli.html


           “Ho Raccolto un Fiore Nero” 
di cui sono anche l'editor: e devo dirvi che nel mio vagabondare fra le parole, sin dalla prima lettera, wow mi sono sentita attratta dai protagonisti. Che dirvi, Nimue dolce donna tacciata di stregoneria, dà subito l'idea di un animo dolce e disperato, mentre Euriel, all'inizio non non vi sarà simpatico, ma poi pian piano cambierete idea, come è successo a me.
Così passeggerete per mano ai protagonisti, andrete a ritroso nel medioevo: vivendo i dolori dei protagonisti, e la loro rinascita, curiosi di arrivare alla fine del viaggio.
Un libro che rimarrà a lungo con voi, e so che la fine
vi lascerà la voglia di ritrovarli, per continuare con loro la loro storia d'amore.
E ora la parola all'autore Luca Santili.

Benvenuto Luca, sorseggiando una tisana si conversa meglio no?

Grazie, sono felice di essere qui, e si vada per una tisana, con le erbe raccolte da Nimue.



              Luca perché il 1350 ?


        Cara Fioralba, la prima domanda che mi poni, tuona forte come un'onda di energia che proviene dal passato. Sono stato sempre affascinato dal Medioevo, un'epoca oscura in cui tutto il sapere, la verità, le emozioni delle persone venivano celate da un'ombra mascherata dalla religione, e dai tiranni dell'epoca.Un periodo storico tempestato da violenti conflitti, pestilenze, ingiustizie, persone morte sul rogo, torturate, ed imprigionate condannate solo perché le loro filosofie, i loro saperi legati alla natura, alle stelle, risultavano scomode per molti saccenti. E mi sono chiesto perché non accendere una luce su tanta tenebra? Il 1350 è una data di passaggio, il medioevo era in una fase di trasformazione, se al sud nei regni delle due Sicilie, nel regno della Chiesa si cercava di resistere con tutta la violenza possibile al potere simil tirannico, nel centro e al nord nella penisola italica, i poteri si trasformano dai liberi comuni, alle signorie potenti che avrebbero condizionato, il tardo medioevo, e il rinascimento.
        La gente iniziava ad assaporare il sentore della propria anima, un'anima che poteva contribuire al destino di altre. Come ti ho confidato, nello scrivere “Ho raccolto un fiore nero” gli eventi si sono susseguiti plasmandosi attraverso le lettere dei protagonisti proprio attorno a quegli anni finalmente più luminosi. Ho colto un riflesso di quella luce lontana.


    Nimue cosa ti ha ispirato?

      Nimue, un nome che risuona ormai da mesi nella mia mente, in quella di alcune persone che hanno avuto occasione di leggere le sue poesie. Nimue è una donna unica, un essere che dopo la sua sofferenza, dopo una perdita interiore, riesce a risalire lungo la scala di cristallo della sua anima e riaprire il proprio cuore. Lo spirito di Nimue è fatto di amore puro, un amore che attraversa il tempo, lo spazio. E le domande che come echi si snodano tra le nebbie dei pensieri sono: Un amore può vivere oltre la morte? Un amore può tornare indietro e realizzare il proprio destino?
      Nimue è una sorella, una madre, un'amica, è colei che dopo aver superato le prove più atroci grazie alla forza del suo desiderio unico, rivolto a l'unico essere che potesse accogliere il suo amore, ritorna a vivere sentendo che dall'altra parte oltre il velo invisibile, posto a sigillo dalla morte, qualcuno risponde.








    Euriel lo stregone all'inizio non lo amavi molto, sbaglio?

      Ti ringrazio cara Editor per questa domanda. Si Euriel uno spirito arroccato nella sua stessa anima come in una fortezza, incatenato dal suo peccato e dal dolore,all'inizio del libro, non può essere definito ne re, ne stregone, si denotano alcuni tratti, alcune tracce, brandelli del suo passato.
      Più che non amarlo è il troppo amore per Euriel, che mi ha ispirato cosi tanto da donargli una seconda opportunità; ritornare da un luogo dal quale è vietato tornare indietro. Una volta varcata quella porta è tutto finito? Euriel confuso, avvolto nella sua ombra, nel suo peccato, grazie al coraggioso amore di Nimue inizia a riprendere in mano la sua identità e rivelarsi per ciò che è. Un essere anche lui di luce, un povero disperato, maledetto dal potere terreno, benedetto da quello celeste.



    Tu comunque scrivi poesie, l'idea dell'epistolario com'è nata?

    Questa è una domanda che mi ha davvero messo in difficoltà. Si ho scritto quattro libri di poesie, definirsi scrittore di poesie è davvero qualcosa che meritano in pochi, e non credo di essere un poeta, sono forse "un sognatore "Amo la poesia come un mezzo attraverso il quale l'anima delle persone può raccontarsi, trasformarsi in un fiore, in un albero, in animali, in sentimenti che non avresti mai detto a nessuno per paura, o per non soffrire. Ma la poesia è anche amore, gioia di scrivere, sentire l'altro, il suo dolore e trasformarlo in speranze. L'idea dell'epistolario è nata tre anni fa, quando in un momento di equilibrio precario, quando senti che gli altri non sono in grado di ascoltare e comprendere la tua voce, ho deciso di sdoppiare la mia essenza, creare due personaggi che potessero comprendermi nel profondo perché parti di me. E cosi una sera d'inverno, su di un foglio di carta Nimue decise di rivelarsi e di chiamare a sé Euriel, in due avrebbero sostenuto e condiviso meglio il dolore del mio cuore, ed ora possono aiutare tante persone come già stanno facendo. Sono diventati amici sinceri per molti.



        Streghe e stregoni in fondo erano dei novelli omeopati , curavano le persone con le erbe tu ci credi molto in questa scienza?

          L'omeopatia e fitoterapia inserite nel contesto della medicina integrata sono nate molti anni dopo il periodo in cui è ambientato l'epistolario. Nella vita lavorativa sono un farmacista esperto in omeopatia e medicina naturale e come dicevo prima, essendo i protagonisti dell'epistolario due facce della stessa medaglia di nome Luca Santilli, portano con sé una parte di me e delle mia vita. Sicuramente a fare da regina nel 1350 c'era l'Alchimia, un'arte antichissima,in cui conoscenze provenienti da un mondo lontano parlavano il linguaggio della natura, del cielo, della terra e dell'uomo, il tutto unito da un collante sacro, lo spirito. L'omeopatia e le cure naturali esistenti nel mondo non sono una religione e non ci si crede per fede, sono i risultati, i pazienti che tornano sollevati dalle loro sofferenze, sono queste le soddisfazioni che ti portano a verificare ogni giorno se il tuo lavoro è volto al bene, alla cura del corpo ma anche della mente. E il tutto va fatto con rispetto e serietà.




    Grazie Luca è stato un vero piacere discorrere con te , hai trasportato me e i nostri lettori, nel mondo magico di Nimue e Euriel .

    Cara Fioralba volevo ringraziare te, Edizioni Rupe Mutevole e il pittore Antonio Terenzi per avermi dato la possibilità di raccontarmi, di far conoscere Nimue ed Euriel ai lettori. Come saprai già sto portando a termine il secondo volume dell'epistolario. Ormai non posso fare più a meno di loro, e loro di me.

    http://www.rupemutevoleedizioni.com/letteratura/novita/ho-raccolto-un-fiore-nero-di-luca-santilli.html

    Vi auguro di incontrare Nimue ed Euriel nella vostra vita, una luce da lontano vi sta aspettando.

                                    Fioralba Focardi